Si è svolto presso l’aula Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica Italiana, la presentazione del Report “La violenza sessuale nei conflitti di guerra”di Stop Rape Italia, redatto dal Prof. Francesco Antonelli e dalla Dott.ssa Pina Sodano.

A seguito dell’evento sono stati rilasciati due comunicati stampa dalla Viceministra Marina Sereni e dalla Senatrice Valeria Fedeli, che riportiamo di seguito.

Il comunicato della Senatrice Valeria Fedeli.
Un report e una mostra fotografica per rilanciare l’impegno contro la violenza sessuale nei conflitti. Oggi, in Senato, abbiamo presentato il documento promosso da Stop Rape Italia – Campagna italiana contro lo stupro e la violenza sessuale nei conflitti, curato dall’Università di Roma Tre. Abbiamo voluto accompagnare la presentazione della ricerca con l’esposizione fotografica “Ritratti di coraggio: sopravvissute in prima linea per la pace e il cambiamento”, promossa da Stop Rape in collaborazione con la Dr. Denis Mukwege Foundation e la rete SEMA (Global Network of Victims and Survivors to End Wartime Sexual Violence) con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.E’ da mobilitazioni come questa, dall’impegno della società civile che nascono anche importanti iniziative parlamentari, come la mozione approvata al Senato che impegna il Governo a rafforzare il sostegno economico alla Corte penale internazionale e a favorire – punto che mi stava molto a cuore- il riconoscimento della natura genocidaria dello stupro come arma di guerra. Grazie alla viceministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marina Sereni; alla presidente dell’istituto Gramsci Marche, Silvana Amati; al professore Francesco Antonelli; alla dottoressa Pina Sodano e a Tibisay Ambrosini, coordinatrice di Stop Rape, per aver portato il loro straordinario contributo.

Il comunicato della Viceministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (fonte Ansa).

Sereni, contrastare la violenza sessuale nei conflitti. Assistere vittime e punire responsabili, Italia in prima linea.

(ANSA) – ROMA, 19 LUG – “Questo rapporto ci da’ una dimensione qualitativa e quantitativa del problema che dobbiamo affrontare, illuminandoci su uno dei fenomeni più drammatici, inaccettabili e odiosi cui purtroppo assistiamo nei conflitti armati, la violenza sessuale cioè nei confronti delle bambine, dei bambini e delle donne, usata come arma di guerra”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina alla presentazione del rapporto “La violenza sessuale nei conflitti bellici: analisi, criticità e prospettive di intervento”. Aggiungendo: “Si tratta di un fenomeno gigantesco, molto preoccupante e grave che non sta diminuendo ma anzi aumentando, e rispetto al quale dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo per cercare di convincere/costringere tutti gli Stati a fare ciascuno la sua parte, lavorando concretamente per questo obiettivo”. Il rapporto è stato realizzato dall’associazione Campagna Italiana contro lo stupro e la violenza sessuale nei conflitti – Stop Rape Italia in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi “Roma Tre”, e presentato in una conferenza stampa presso il Senato della Repubblica, cui hanno partecipato anche la Senatrice Valeria Fedeli e l’ex Senatrice Silvana Amati. “La linea dell’Italia su questo tema – ha detto ancora la Vice Ministra – è molto chiara: è una priorità, un punto qualificante delle nostre iniziative, nei consessi multilaterali come nell’azione della cooperazione italiana. Lavoriamo attivamente per tenere il contrasto a questo fenomeno tra i primi punti della nostra azione. La condizione per avere risultati da una parte occuparsi delle vittime, dall’altra individuare chi è responsabile, chi si è macchiato di questi crimini, che non può restare impunito. Aiutare le vittime e punire i responsabili – ha concluso – sono due temi prioritari per l’Italia, per la nostra politica estera e per la cooperazione italiana”. (ANSA).

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