Il prossimo 1 maggio in occasione dell’evento “Domenica al Museo“, che permetterà l’ingresso gratuito ai musei, il Museo delle Civiltà di Roma ha sposato l’iniziativa di SEMA network, sostenuta da Stop Rape Italia, “Raccolta fondi per SEMA UKRAINE”.
La Dottoressa Gabriella Manna, funzionaria del Museo delle Civiltà, ci ha spiegato come Museo delle Civiltà si ponga come tramite tra quella che sono le storie di cui è custode con la società odierna: “Da tempo i musei non sono solo templi che custodiscono preziose testimonianze delle culture, ma luoghi di formazione e informazione, e in questo cambiamento è fondamentale il ruolo del servizio didattico di cui sono uno dei referenti. La sezione educativa, come viene talvolta definita, non esaurisce le sue competenze proponendo viste guidate ma, aggiornandosi sui temi sociali e politici più attuali, sui programmi scolastici, sulle modalità di mediazione dei contenuti, definisce la politica “formativa” dell’Istituto. Questa funzione trova un terreno quanto mai fertile al Museo delle Civiltà, che riunendo in sé più realtà museali, può giovarsi di un ricco e variato patrimonio e proporsi come luogo di incontro e dibattito. E’ in questa ottica che devono essere visti i corsi di formazione come “L’invenzione della razza. Storia e presupposti di un’idea tra falsità e orrori”, o il più recente “Afghanistan. Storia e attualità di un Paese al centro dell’Asia” in cui esperti interni ed esterni hanno proposto con chiarezza di linguaggio, letture approfondite di temi e argomenti tragicamente attuali.”
Sempre la Dottoressa Manna ha continuato raccontando le attività già promosse dal museo, quelle svolte con Stop Rape Italia, e il perché abbiano sposato l’iniziativa di SEMA.
“Il Museo è sempre stato attento a queste tematiche. Nel 2019 ha ospitato la “Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” cui partecipava anche la campagna Stop Rape Italia: gli interventi, i documenti, le penose testimonianze delle vittime hanno colpito profondamente la sensibilità dei presenti, tra i quali numerosi studenti. Da allora è iniziata una collaborazione con Stop Rape Italia per celebrare insieme la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre, durante la quale abbiamo documentato la tremenda realtà con filmati, performances e incontri. La percezione che però riscontravamo nel pubblico era di una partecipazione commossa ma allo stesso tempo distaccata, come se assistesse ad un evento remoto, se non nel tempo, certo nello spazio. Oggi invece i drammatici eventi di cui quotidianamente ascoltiamo i reportage, ci hanno immediatamente e violentemente riportato ad una realtà vicina e presente. E di nuovo ci siamo rivolti a Stop Rape Italia: ma non è questo il tempo del dibattito e della riflessione, è necessario agire in fretta e in modo concreto. Per questo abbiamo deciso in tempi strettissimi di sostenere la rete di Sema (Global Network of Victims and Survivors to End Wartime Sexual Violence) Ukraina. attraverso una raccolta fondi. Il 1° maggio, prima domenica del mese, giorno in cui i luoghi della cultura sono aperti gratuitamente al pubblico, invitiamo i visitatori attraverso tutti i nostri canali a venire in museo e fare un’offerta in favore dei progetti individuati dalle donne ucraine per trovare sostegno e un rifugio sicuro per loro e i loro figli. Nella giornata alcuni funzionari saranno presenti in Museo e disponibili a incontrare il pubblico”
Stop Rape Italia ringrazia vivamente il Museo delle Civiltà e la Dottoressa Gabriella Manna per la disponibilità, l’impegno e il costante sostegno. Vi aspettiamo il primo maggio anche noi.
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